Con un doppio concerto dedicato a due grandi maestri della batteria jazz, Elvin Jones e Roy Haynes, prende avvio la serie di appuntamenti programmati a Reggio Emilia nell’ambito della rassegna di jazz e musica etnica Crossroads: i due musicisti americani si esibiranno a capo dei rispettivi gruppi domenica 11 marzo al Teatro Ariosto (ore 21; ingresso da L. 15.000 a L. 50.000). 

    Nato a Pontiac (Michigan) nel settembre del 1927, Elvin Jones ha legato il proprio nome a John Coltrane, una delle figure leggendarie del jazz, del cui storico quartetto degli anni Sessanta il batterista fece parte imprimendovi il suo stile inconfondibile e innovativo. E senza dimenticarsi della grande lezione del celebre sassofonista, Elvin Jones ha improntato tutta la propria carriera di capogruppo, attraverso le svariate edizioni della sua Jazz Machine, un’autentica macchina ritmica e musicale attualmente composta, oltre che dal leader, dal sassofonista Ari Brown, dal trombonista Delfeayo Marsalis (fratello del trombettista Wynton e del sassofonista Branford), dal pianista Eric Lewis e dal bassista Tassili Bond.

   Più anziano del collega di due anni, Roy Haynes ha suonato sin dalla seconda metà degli anni Quaranta con Lester Young, Charlie Parker, Bud Powell, Miles Davis, Thelonious Monk, cioè con gran parte di coloro che hanno scritto la storia del jazz moderno. Ma da ricordare sono anche le più recenti collaborazioni con star del jazz contemporaneo come Chick Corea e Pat Metheny. A Reggio Emilia Haynes suonerà in quartetto con Don Braden al sassofono, David Kikoski al pianoforte e Dwayne Burno al contrabbasso.

   A questa serata batteristica, seguirà mercoledì 28 marzo (Teatro Valli) il trio del famoso pianista Herbie Hancock, mentre il 19 aprile (Teatro Cavallerizza) saranno di scena due autorevoli protagoniste del jazz al femminile, le pianiste Carla Bley e Eliane Elias. Chiusura in grande stile il 10 maggio (Teatro Valli) per l’unico concerto italiano di Sonny Rollins, il più grande sassofonista vivente. 
 
 

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