Europe Jazz Network, Regione Emilia Romagna
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura, Comune di Rimini Assessorato alla Cultura
Comune di Imola Assessorato alla Cultura, Comune di Russi - Teatro Comunale, Fondazione Teatro Rossini di Lugo
Comune di Castel San Pietro Terme Assessorato alla Cultura, Comune di San Lazzaro Assessorato alla Cultura
Comune di Modena Assessorato alla Cultura, Provincia di Bologna Assessorato alla Cultura, Invito in Provincia, Terre di Pianura
Comune di Pieve di Cento Assessorato alla Cultura, Combo Jazz Club di Imola, TIR Danza di Modena, Naima Club di Forlì
Comune di Dozza Assessorato alla Cultura, Teatro ART, Compagnia Teatrale della Luna Crescente
Comune di Correggio, Ater, Comune di Longiano - Teatro Petrella, Piacenza Jazz Club
Il Gruppo Libero - Teatro San Martino Bologna, Associazione Sabotage e Belfiore Enoteca di Montefiore Conca
Museo Zauli di Faenza, La Galera Music Club di Correggio
Ministero per i Beni e le Attività Culturali

25 febbraio - 20 maggio 2004


COMUNICATO STAMPA n. 5

Concerti del 18 e 20 maggio 2004 a Correggio
con
Antonello Salis/Han Bennink Duo, Lee Konitz/Franco D’Andrea Duo
The Zawinul Syndicate

La fitta programmazione di Crossroads, iniziata lo scorso febbraio, è alle ultime battute: il festival organizzato da Europe Jazz Network e dalla Regione Emilia Romagna si conclude con due attese serate in programma martedì 18 e giovedì 20 maggio al Teatro Asioli di Correggio, in provincia di Reggio Emilia (Corso Cavour 9, tel. 0522 637813).

Martedì 18 (ore 21; biglietto intero Euro 12, ridotto 10) serata all’insegna del dialogo a due voci: ne saranno infatti protagonisti prima il pianista e fisarmonicista Antonello Salis e il batterista olandese Han Bennink, e poi il sassofonista americano Lee Konitz in coppia con il pianista Franco D’Andrea. Due proposte differenti che illustrano bene, nonostante l’esiguità numerica delle forze in campo, le notevoli potenzialità espressive di un particolarissimo contesto quale è appunto il duo. E se Salis e Bennink sono due autentiche forze della natura, improvvisatori dalla incontenibile carica comunicativa, lo storico contraltista statunitense, uno dei profeti del cool jazz, e il pianista meranese prediligono atmosfere più intime e colloquiali, specchio di personalità rigorose ma nel contempo di grande apertura. Una serata, dunque, anche nel segno del contrasto fra climi e temperamenti diversi, a ulteriore conferma di come il jazz non sia univoco ma possa e debba ospitare al proprio interno differenti approcci al fare musica. L’importante è il fine: suonare sempre con ispirazione e creatività.

Giovedì 20 (ore 21; biglietto intero 15 Euro, ridotto 12 Euro) sarà la volta di Joe Zawinul e del suo gruppo Sindycate, ovvero Manolo Badrena (percussioni e voce), Amit Chatterjee (chitarra e voce), Linley Marthe (basso elettrico), Nathaniel Townsley (batteria), Sabine Kabongo (voce).
Joe Zawinul è il poeta dei sintetizzatori, colui che forse più di altri ha saputo trarre profitto dalle più moderne e sofisticate tecnologie, imprimendovi a sua volta la propria multiforme visione sonora. Tra i primi a introdurre nel jazz la calda sonorità del piano elettrico, ai tempi del fortunato sodalizio con il sassofonista Cannonball Adderley suggellato dall’hit Mercy, Mercy, Mercy, successivamente chiamato alla corte del divino Miles Davis per offrire il proprio contributo a opere epocali come In A Silent Way e Bitches Brew, Joe Zawinul è stato fondatore, assieme a Wayne Shorter e Miroslav Vitous, dei Weather Report, gruppo che ha letteralmente spalancato nuovi, stimolanti orizzonti.
Da sempre attratto da musiche provenienti da ogni angolo del pianeta, il tastierista austriaco si è poi involato per proprio conto, firmando prima il composito affresco Dialects, e poi varando il gruppo Zawinul Syndicate, formazione con cui si accompagna ancora oggi e che traduce al meglio il pensiero di un leader così autorevole, un artista che si nutre di mille suoni e mille ritmi riconsegnandoli in una veste inconfondibilmente marchiata dalla sua carismatica personalità.
Joe Zawinul rappresenta, dunque, la chiusura ideale di un festival come Crossroads, che trova la propria ragione d’essere nel favorire incontri fra artisti di diversa cultura e provenienza geografica, e che attraverso la sua fitta rete di contatti territoriali riesce ogni anno ad allestire una programmazione che per varietà delle proposte ed estensione temporale non ha uguali su tutto il territorio nazionale.

Europe Jazz Network, tel. 0544 405666, e-mail: ejn@ejn.it; website: www.ejn.it

Ufficio Stampa "Crossroads": Roberto Valentino, tel. 335 5201930


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