Europe Jazz Network, Regione Emilia-Romagna
Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura, Comune di Rimini Assessorato alla Cultura
Comune di Imola Assessorato alla Cultura, Comune di Russi - Teatro Comunale, Fondazione Teatro Rossini di Lugo
Comune di Castel San Pietro Terme Assessorato alla Cultura, Comune di San Lazzaro di Savena Assessorato alla Cultura
Comune di Savignano sul Rubicone - Teatro Moderno, Comune di Massa Lombarda Assessorato alla Cultura
Invito in Provincia, Comune di Malalbergo Assessorato alla Cultura e Assessorato alle Pari Opportunità
Comune di Minerbio Assessorato alla Cultura, Comune di Pieve di Cento Assessorato alla Cultura
Comune di Cesenatico Assessorato alla Cultura, Associazione Sonia Jazz, Comune di Fiorenzuola d’Arda Assessorato alla Cultura
Comune di Faenza Assessorato alla Cultura, Combo Jazz Club di Imola
Comune di Dozza Assessorato alla Cultura, Compagnia Teatrale della Luna Crescente
Comune di Correggio, Ater, Comune di Longiano - Teatro Petrella, Piacenza Jazz Club, Modena Jazz Club
Il Gruppo Libero - Teatro San Martino Bologna, Museo Carlo Zauli di Faenza, La Galera Enoteca di Correggio
Pro Helvetia, CCS Centro Culturale Svizzero
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
24 febbraio - 18 maggio 2005
COMUNICATO STAMPA n. 7 Concerto di Cecilia Finotti Crossroads 2005, festival itinerante organizzato da Europe Jazz Network e dalla Regione Emilia Romagna, prosegue venerdì 11 marzo a Malalbergo (ore 21.15, biglietto intero Euro 10, ridotto Euro 8), presso l’Auditorium Scuole di Altedo (Via Fratelli Cervi 12), dove è in programma il concerto del gruppo della cantante bolognese Cecilia Finotti. Al suo fianco si ascolteranno il trombettista Marco Tamburini, il chitarrista Mauro Campobasso, il bassista Pierluigi Mingotti e il batterista Stefano Paolini. Nell’occasione Cecilia Finotti presenterà i brani del suo nuovissimo, fortunato album Nevermore e, in anteprima, alcune canzoni in italiano alle quali sta lavorando assieme al produttore Marco Sabiu. Cecilia Finotti, romana di nascita ma bolognese d’adozione, si è avvicinata alla musica classica in giovane età, studiando pianoforte. Il jazz lo ha scoperto anche grazie al padre, contrabbassista e vibrafonista della storica Doctor Dixie Jazz Band. Nel 1996 Cecilia ha frequentato le clinics del Berklee College of Music di Boston, nell’ambito di Umbria Jazz, e in seguito ha partecipato a seminari della britannica Norma Winstone e di Maria Pia De Vito. Il suo esordio discografico risale al 1999, A Flower Is A Lonesome Thing, raccolta di famosi standard del jazz a cui ha preso parte il sassofonista Maurizio Giammarco. Il suo secondo album Nevermore ne ha messo in piena luce le considerevoli doti interpretative e compositive. Registrato con il contributo di ottimi musicisti, tra i più ricercati sia in ambito jazz che pop, Nevermore comprende dieci brani originali, con l’unica eccezione del celebre evergreen "Stormy Weather", tutti cantati in inglese: è un disco a più facce, nel quale sono confluiti l’amore per le grandi voci del jazz, e in generale per tutti i maestri di questa musica, nonché per la migliore canzone d’autore nordamericana e per il pop più sofisticato, spruzzato di elettronica. "Nevermore è un viaggio interiore che si è concretizzato in musica esplorando differenti territori stilistici", afferma la stessa Cecilia Finotti, "Ogni canzone si aggancia alla successiva aprendo una porta su diverse dimensioni emotive, contraddittorie, come lo sono i comportamenti e gli animi degli esseri umani, ma non in contrasto tra loro. Poiché la contraddizione ci libera da ogni costrizione generando armonia. E questa libertà è alla base della poetica di Nevermore come raggiungimento, appunto, di una ritrovata armonia interiore che si svincola da ogni conflitto, portandoci in un mondo dove gli opposti si annullano". Ravenna, 10 marzo 2005 Per informazioni: Ufficio Stampa "Crossroads": Roberto Valentino, jazzval@tin.it |