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GORAN BREGOVIC

Nato a Sarajevo, da madre serba e padre croato, Goran Bregovic, dopo alcuni anni di conservatorio, dove studia senza entusiasmo il violino, fonda il suo primo gruppo rock a 16 anni, e diventa rapidamente un habitué degli ambienti artistici della capitale bosniaca dove, nella metà degli anni '70, incontra Emir Kusturica, all'epoca cineasta amatoriale e bassista di un gruppo rock.
Il legame che unisce Goran Bregovic a Emir Kusturica non ha nulla a che vedere con un'infatuazione o con una situazione di circostanza. Al di là della loro collaborazione professionale, già coronata dal successo del Il tempo dei Gitani, Arizona Dream e Underground, esiste tra i due un legame molto forte.
Prime sbandate, prime bevute e, soprattutto, stesso amore smodato verso il rock. "Il rock all'epoca aveva un ruolo fondamentale nella nostra vita. Era la sola possibilità che avevamo per fare udire la nostra voce, di esprimere pubblicamente il nostro malcontento senza rischiare di finire in prigione, o quasi…"
Dopo il tempo della contestazione venne quello del rientro a scuola. Emir partì per Praga, per frequentare la prestigiosa scuola di cinema; Goran proseguì invece i suoi studi di filosofia e di sociologia che l'avrebbero portato certamente ad insegnare se l'enorme successo del suo primo disco non avesse deciso altrimenti. Seguono quindici anni col suo gruppo White Button, durante i quali Goran interpreterà fino alla nausea il ruolo dell'idolo giovanile, un ruolo sfibrante da cui si libera alla fine degli anni '80, quando compone la colonna sonora de Il Tempo dei Gitani.
Ma ben presto scoppiano i disordini in Jugoslavia e Goran si vede costretto ad abbandonare tutto per trasferirsi in Francia dove ritrova il suo amico di sempre.
Provenienti dallo stesso ambiente e dalla stessa generazione, scampati agli stessi pericoli, Goran Bregovic e Emir Kusturica formano un tandem nel quale la complicità è tale da non aver bisogno di parole per esprimersi. Come Nino Rota per Fellini o Michael Nyman per Greenaway, Goran ha avuto carta bianca per comporre le musiche de Il Tempo dei Gitani, Arizona Dream e Underground.
Il risultato è all'altezza dei film, lirico, innovatore e particolarmente ispirato.
Compositore istintivo, Goran ha volontariamente lasciato in cantina tutti i miraggi dell'ultra-sofisticazione e del perfezionismo che troppo spesso relegano le musiche da film al rango di semplici illustrazioni sonore. Le sue composizioni, al contrario, prendono in prestito dal folklore misconosciuto dei Balcani ciò che vi è di più brutale, di più selvaggio, in una parola, di più vivo.
Nel '94, Patrice Chereau gli ha commissionato le musiche del suo film La Reine Margot. Goran ha quindi composto una musica maestosa in cui ha introdotto accenti rock, come nella scena del massacro della notte di San Bartolomeo.
A Bregovic si deve ancora la musica di Underground, il penultimo film di Kusturica che ha vinto la Palma d'Oro al Festival di Cannes, in cui ha attinto allo straordinario repertorio delle fanfare di ottoni balcaniche.
Da quando, nel 1985, abbandonò il rock puro, Bregovic non ha più eseguito musiche dal vivo fino allo scorso anno, quando ha iniziato a presentare le sue musiche nei teatri e festival di tutta Europa. Per queste nuove esibizioni live Bregovic ha preparato un concerto, con un programma di sue composizioni per il cinema. Le partiture che ha scritto per l'occasione prevedono un organico meno numeroso rispetto a quello che l'ha accompagnato nelle ultime tournée europee. La nuova formazione comprende il suo ensamble, composto da strumentisti e cantanti tradizionali, una fanfara di ottoni ed un coro di quattro voci bulgare.
 
 

 

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